Durante la prima ondata da pandemia Covid-19, i saturimetri sono diventati molto noti agli italiani, ma risultano essere ancora oggi dei dispositivi molto importanti. Anche negli ultimi mesi, i saturimetri sono molto richiesti nelle farmacie essendo indispensabili per la gestione domiciliare dei pazienti con Sars-CoV 2, ma anche per altre patologie polmonari.

Tuttavia è necessario prestare particolare attenzione al monitoraggio fai da te. Prima di procedere l’acquisto è fondamentale conoscere tutti gli aspetti.

Che cos’è il Saturimetro?

Il saturimetro o pulsometro è uno strumento che consente di misurare la saturazione di ossigeno dell’emoglobina. Quest’ultima si trova nel sangue arterioso ed è in grado di monitorare la frequenza cardiaca. Tale dispositivo non è invasivo ed è semplice da utilizzare, per questo può usufruirne chiunque e non solo il personale sanitario.

Questo strumento, generalmente, ha la forma di una pinza ed è costituito da sue parti: una che serve per misurare l’ossigeno e l’altra è l’unita di calcolo che rileva i dati, li elabora ed emette i risultati sul piccolo schermo.

I saturimetri sono disponibili in diversi modelli, quello più semplice è in grado di rilevare sia la saturazione che la frequenza cardiaca, è dotato di un piccolo display LED, dove leggere i risultati, e si spegne in maniera automatica per una durata maggiore della batteria. I saturimetri multifunzionali, invece, sono in grado di rilevare oltre alla saturazione e alla frequenza cardiaca, anche la frequenza respiratoria. È dotato anche di un allarme sonoro che si attiva quando la saturazione o la frequenza superano i limiti. Inoltre, conserva i dati per otto ore e il display dispone di otto modalità diverse.

Come scegliere un Saturimetro

Quando si vuole acquistare un saturimetro bisogna tenere in considerazione questi fattori:

  • Indice di perfusione: si tratta del valore in percentuale che indica l’intensità della pulsazione. Il suo valore ottimale deve essere intorno al 4% per avere una misurazione più precisa possibile. Generalmente, questo valore è indicato sulla confezione del dispositivo.
  • Presenza del bip sonoro: questa funzionalità non è affatto banale, in quanto permette di comprendere in maniera tempestiva la gravità della situazione. Non tutti gli apparecchi dispongono di questa funzione, ma non è un elemento da sottovalutare.
  • Bpm: con questa sigla si intendono i battiti del cuore per minuto, se il saturimetro presenta questa funzione è sicuramente più completo.
  • Display: tutti i saturimetri dispongono di uno schermo sul quale si possono visualizzare i risultati, ma non tutti sono uguali. Più è grande il display, maggiore sarà la leggibilità. Inoltre, i modelli più sofisticati dispongono di un display a colori che garantiscono il massimo della chiarezza e della leggibilità.
  • Batteria: l’alimentazione che consente il funzionamento del dispositivo è un fattore molto importante. Alcuni modelli sono alimentati da batteria usa e getta, altri, invece, dispongono di una batteria integrata che va ricaricata. A seconda delle proprie esigenze, si può scegliere quello che più fa comodo.
  • Prezzo: quest’ultimo rimane il parametro più importante, ma il costo varia non solo in base alla qualità, ma anche alla funzionalità.

Come funziona il Saturimetro?

Questo strumento viene applicato alla punta del dito e attraverso una tecnica, nota come spettrofotometria, riesce a determinare le radiazioni assorbite dall’emoglobina, in base a quantità e caratteristiche, e rilevarne i valori. Questi ultimi riguardano la saturazione dell’ossigeno, la frequenza cardiaca e l’intensità dei battiti.

I livelli di saturazione vengono indicati in percentuali. Per essere nella norma devono attestarsi intorno al 95%. Se i livelli sono al 100% si parla di iperventilazione, mentre tra il 91% e il 94% si parla di una moderata ipossiemia. Una diminuzione di ossigeno nel sangue potrebbe far scattare un campanello d’allarme. Quando i valori sono compresi tra l’86% e il 90% l’ipossiemia è grave, mentre al di sotto dell’85% la situazione è da considerarsi critica.

Quanto costa un Saturimetro?

Vediamo adesso, forse la parte più importante, qual è il prezzo del saturimetro? Il costo può variare in base alle diverse funzionalità del dispositivo, si va da un minimo di 20€ fino ad arrivare a 200€.

Qual è la differenza? Se il costo è molto elevato, probabilmente si tratta di uno strumento dotato di numerose funzioni, che rileva informazioni mediche dettagliate, dotato di un display a colori e con una batteria a lunga durata. Questi strumenti più sofisticati sono destinati a persone che necessitano di avere un prodotto affidabile, da utilizzare in maniera frequente e tenere a lungo.

I modelli che hanno un prezzo contenuto, invece, hanno un funzionamento essenziale, ideale per coloro che vogliono utilizzarli in maniera saltuaria. Questi dispositivi possono essere acquistati nelle farmacie, nei negozi specializzati in articoli medicali e online.