In questo articolo parleremo di una problematica che si verifica piuttosto di frequente tra chi svolge attività fisica regolarmente, anche a livello agonistico: il dolore all’inguine.

Può capitare di avvertire del bruciore o della tensione in corrispondenza della zona interna alla coscia. Questa condizione comprende un’ampia casistica che può sottendere danni di varia origine, tra cui traumi o sovraccarico di specifiche strutture. In particolare, ci concentreremo sul comprendere le possibili cause che possono spiegare un dolore sul lato destro quando si cammina.

Le cause del dolore all’inguine destro

Il dolore all’inguine in cui può incappare una persona che pratica regolarmente dell’attività fisica può in certi casi essere attribuito a un’infiammazione, un trauma o una lesione muscolare. Anche la vicinanza dell’articolazione dell’anca che può dare luogo a sintomi meccanici (come blocchi o sensazione di instabilità).

Oltre a queste dinamiche muscoloscheletriche, un dolore localizzato al lato destro richiede che venga indagata la possibilità di un’appendicite. In tal caso potrebbero presentarsi altri segni di disagio, quali nausea, febbre e vomito. Quando si pratica dell’esercizio, il dolore viene acutizzato, ma è chiaramente localizzabile nel basso addome, in prossimità dell’ombelico, o al di sotto di esso.

Particolare attenzione andrebbe dedicata anche alle ernie inguinali, che preferenzialmente si sviluppano sul lato destro. Queste insorgono in presenza di una parete addominale indebolita, con conseguente fuoriuscita dei visceri dal canale inguinale.

A livello fisico, le ernie sono individuabili piuttosto facilmente, in quanto appaiono come tumefazioni che, a seguito di sforzi che possono essere riconducibili all’attività fisica ma anche a un colpo di tosse, aumentano di dimensioni e causano irritazione e bruciore.

Dolore all’inguine: quando potrebbe presentarsi

Entrando ancora più nello specifico del nostro discorso, passiamo ad analizzare i casi in cui il dolore all’inguine si presenti mentre si sta camminando. Questa evenienza potrebbe capitare anche a una persona giovane, in buono stato di salute e molto sportiva.

L’elemento fondamentale su cui soffermarsi è la localizzazione precisa del disturbo, che potrebbe fornire preziose informazioni circa l’origine della sintomatologia.

Il più delle volte si parla di problematiche di vario genere, ma di natura prevalentemente viscerale o legate a un sovraccarico. Ad esempio, potremmo essere in presenza di un conflitto femoro-acetabolare.

Questa condizione consiste in una alterazione del profilo osseo articolare. In certi soggetti questa modifica può non provocare fastidi, venendo così trascurata proprio perché non emerge un dolore che funga da campanello di allarme.

In altri casi, può capitare che il dolore percepito peggiori gradualmente, così che dopo una lunga passeggiata si faccia di volta in volta più intenso. Ma questo può anche essere avvertito dopo essere rimasti molto tempo seduti in una posizione scomoda, oppure dopo una sessione di allenamento o un esercizio fisico che abbia coinvolto in maniera mirata e specifica l’articolazione dell’anca.

Un’ulteriore precisazione, invece, riguarda i soggetti più anziani, il dolore è più comunemente associabile ai fisiologici processi di invecchiamento, che comportano una perdita cartilaginea a livello articolare.

Una certa sofferenza può essere causata anche dalla formazione di osteofiti ed eventi di sclerosi delle porzioni marginali delle ossa, che possono portare anche a rigidità nel movimento e limitazione funzionale, che potrebbe appunto esacerbarsi durante le passeggiate.

Come risolvere il problema del dolore all’inguine

In conclusione, possiamo affermare che il dolore all’inguine non costituisca un sintomo preoccupante che potrebbe sottendere una patologia grave, ma se sussistono dei dubbi, è sempre consigliabile rivolgersi a un professionista. In particolare, è bene contattare il medico in caso siano concomitanti altri disturbi come febbre, perdita di peso, dolori notturni, problemi durante l’urinazione, o una storia pregressa di traumi.

Si prospetta inoltre l’utilità di consultare un fisioterapista, che sarà in grado di aiutare il paziente con degli esercizi mirati. Infatti molte volte la percezione dolorosa relativa all’inguine può associarsi a una debolezza dei muscoli adduttori, oltre a un’alterazione nella funzionalità del tronco e a una ridotta mobilità dell’anca.

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Ecco allora che un preciso programma di allenamento impostato da un professionista potrebbe rivelarsi risolutivo con un minimo sforzo e senza necessità di un intervento farmaceutico o invasivo in altro modo.