Tra i nuovi rimedi fitoterapici attualmente disponibili, l’acido azelaico sta acquisendo un successo crescente. Il merito è dovuto non solo ai numerosi benefici che questo acido apporta, ma anche agli studi scientifici che sembrano testimoniarne l’efficacia.
In questo articolo, quindi, vi spiegheremo cos’è l’acido azelaico, come si usa e quali sono i suoi effetti sull’organismo umano.
Cosa tratteremo
Cos’è l’acido azelaico
L’acido azelaico è una molecola che, dal punto di vista chimico, presenta una catena carboniosa di 9 atomi di carbonio e due gruppi carbossilici (COOH), che rappresentano la parte chimicamente attiva della molecola.
L’acido azelaico è prodotto da diversi organismi, persino appartenenti a regni diversi. Ad esempio, è noto che Malassezia furfur, lievito che trova il suo habitat naturale nel suo cuoio capelluto, ne produce in gran quantità, ma allo stesso modo la molecola si trova in diversi cereali, tra cui orzo e segale, nonché nell’olio di oliva.
Sebbene associato ad alimenti in parte alterati (come l’olio di oliva, dal momento che la molecola presenta maggiore concentrazione nell’olio irrancidito), i dermatologi hanno iniziato a studiarlo, per conoscerne le proprietà.
Quali sono le funzioni dell’acido azelaico
Una delle principali proprietà dell’acido azelaico è la capacità di inibire l’azione dell’enzima 5-alfa-reduttasi. Questo enzima, particolarmente abbondante nell’organismo maschile, è deputato alla conversione del testosterone in diidrotestosterone.
Quando l’enzima è presente in concentrazione troppo elevata, provoca l’aumento di diidrotestosterone, il quale provoca la caduta dei capelli.
Per questo motivo, l’impiego dell’acido azelaico in formulati cosmetici riesce a limitare o bloccare la caduta di capelli attraverso l’inibizione dell’enzima 5-alfa-reduttasi.
In aggiunta, è stato dimostrato che l’acido ha proprietà antinfiammatorie e antibatteriche. In particolare, la sua presenza sulla cute (grazie alla produzione da parte del fungo Malassezia furfur) ha azione inibitoria su Propionibacterium acnes, microrganismo associato all’acne.
Grazie all’acido, quindi, è possibile limitare la presenza delle cicatrici causate dal batterio.
Infine, la molecola ha un’azione regolatrice sui melanociti, cioè le cellule che producono la melanina, pigmento della pelle. Pertanto, il prodotto è anche spesso utilizzato per contrastare la pigmentazione della pelle associata con l’invecchiamento.
In virtù di queste importanti proprietà, l’acido azelaico è stato incluso in numerosi formulati, in cui raggiunge concentrazioni fino al 20%.
Quali sono le controindicazioni e le modalità di utilizzo
A dispetto delle sue proprietà dermatologicamente utili, l’acido azelaico presenta delle controindicazioni, particolarmente intense se l’utilizzo non è controllato da un medico.
Tra gli effetti collaterali più noti dell’acido azelaico vi è la secchezza cutanea, accompagnata da rossore, eritemi e in alcuni casi orticaria. Inoltre, l’acido azelaico è stato riconosciuto come allergene, dunque non sono da escludere reazioni allergiche o di sensibilizzazione nei confronti della molecola.
Proprio per via delle controindicazioni potenzialmente pericolose, è importante utilizzare il principio attivo seguendo le indicazioni di uno specialista o di un esperto del settore.
In ogni caso, inoltre, si consiglia di non eccedere la posologia riportata sul foglio illustrativo del farmaco o sulle istruzioni d’uso del cosmetico.
In conclusione, l’acido azelaico presenta importanti proprietà che lo rendono uno dei principi attivi più importanti per contrastare inestetismi cutanei e caduta dei capelli negli uomini.
Tuttavia, come evidenziato, le controindicazioni associate a un utilizzo spregiudicato dell’eccipiente sono molteplici, per cui è importante seguire le indicazioni degli specialisti e le istruzioni riportate sul prodotto a base di acido azelaico.