La menopausa rappresenta un evento naturale nella vita di una donna e corrisponde con la fine della fase fertile. Cessano quindi i flussi mestruali, a significare che il patrimonio follicolare si è esaurito, fenomeno che succede in generale intorno ai 50 anni.
Ci sono però alcuni casi in cui la cessazione dell’attività ovarica si verifica prima, ed ecco che si parlerà allora di menopausa precoce. Conosciamo insieme i sintomi e le cause della menopausa prematura.
Cosa tratteremo
Menopausa precoce: definizione e generalità
Con il termine menopausa precoce si indica quel fenomeno che prevede la fine dell’attività ovarica entro i 40 anni. La menopausa prematura interessa circa il 2% delle donne italiane e le sue cause possono essere riconducibili a molteplici fattori: dalle disfunzioni dell’attività ovarica, all’insorgere di alcune malattie, così come per genetica o a causa di interventi chirurgici o all’uso di determinati farmaci.
Spesso la menopausa precoce viene indicata con il termine POD (Premature Ovarian Failure), ovvero insufficienza ovarica precoce, tuttavia le due condizioni non sono esattamente identiche in quanto mentre l’insufficienza ovarica può essere anche un fenomeno passeggero o intermittente, la menopausa prematura è definitiva.
La paziente con menopausa precoce smette infatti di avere le mestruazioni ed è per lei impossibile rimanere incinta, mentre le donne con POD possono anche riuscire ad ovulare e quindi avere una gravidanza.
Circa nei due terzi delle pazienti con menopausa precoce, è del tutto impossibile identificarne la causa: si parla in tal caso di menopausa idiopatica, in quanto non vi sono anomalie genetiche evidenti.
Negli altri casi invece, tra le cause indagate possono esserci anomalie genetiche, che includono per esempio le mutazioni del cromosoma X, oppure difetti enzimatici, o ancora patologie del sistema immunitario, prima fra tutte l’ipotiroidismo.
Anche prolungate terapie farmacologiche o uno stile di vita errato, soprattutto a causa di fumo o alcol, possono anticipare l’età della menopausa.
Le donne colpite da una menopausa di tipo precoce, non devono fare solo i conti con i tipici sintomi della menopausa classica, ma devono affrontare spesso anche problematiche emotive legate all’infertilità prematura, effetti metabolici e riduzione della densità ossea.
Quali sono i sintomi della menopausa precoce?
Anche se i sintomi della menopausa prematura sono di difficile interpretazione, spesso nel quadro clinico possono essere inclusi cambiamenti repentini nei flussi mestruali: si può parlare di oligomenorrea, quando si presenta un’alterazione nei ritmi del ciclo, oppure di polimenorrea, se invece si registra un aumento nella frequenza dei flussi. Dopo la comparsa di questi fenomeni, generalmente si passa quasi sempre all’amenorrea, ovvero l’assenza del ciclo mestruale per almeno tre mesi, e alla successiva sua definitiva scomparsa.
Le vampate di calore e la sudorazione intensa sono anch’esse tipiche della menopausa precoce, così come l’aggravamento della sindrome premestruale, con emicranie molto forti e dolori muscolari.
Insieme a questi sintomi molto comuni, le donne con menopausa precoce lamentano spesso anche dolori durante i rapporti sessuali, dovuti a elevata secchezza vaginale, ma anche problematiche legate al controllo della vescica, e quindi aumento nella frequenza della minzione o incontinenza.
Possono registrarsi anche tachicardie transitorie, variazioni nel peso corporeo, perdita dei capelli, secchezza della pelle, insonnia e irritabilità. La menopausa precoce porta anche alla diminuzione della libido, nella maggior parte dei casi legata ad un’instabilità emotiva e a allo stato depressivo di molte pazienti.