Il sangue che scorre nelle vene di ciascuno di noi è composto da quattro differenti elementi: plasma, piastrine, globuli bianchi e globuli rossi.

Il plasma, che prende circa il 55% del totale, costituisce la parte liquida del sangue: si tratta di una soluzione acquosa in cui sono disciolte proteine e sali minerali.

I componenti solidi, invece, sono ripartiti in misura assai diseguale. Globuli bianchi e piastrine, infatti, sono presenti in percentuali assai ridotte (1% circa), sebbene risultino indispensabili per consentire la coagulazione del sangue e per evitare infezioni e malattie.

Ben più consistente è invece la quantità di globuli rossi, che si aggira intorno al 44%. A queste cellule è affidato il fondamentale compito di trasportare l’ossigeno a tutte le cellule del nostro corpo. La proteina predominante al loro interno è l’emoglobina, la quale conferisce al sangue anche il colore rosso.

emoglobina esami

I globuli rossi, di fatto, non sono che vettori di questo composto organico: è proprio l’emoglobina, in effetti, l’elemento deputato ad assorbire l’ossigeno acquisito grazie alla respirazione e a farlo giungere anche ai tessuti più periferici dell’organismo, consentendo ad ogni singola cellula di proseguire il suo ciclo vitale.

È questa la ragione per cui un periodico esame dei valori dell’emoglobina si rivela importante per conoscere lo stato di salute dell’intero organismo. Si tratta di un controllo, oltre che molto utile, anche piuttosto semplice, ed eseguito con una piccola spesa in qualsiasi clinica pubblica o privata.

Emoglobina: la variazione dei valori

I risultati attesi dall’esame dell’emoglobina variano a seconda dell’età del soggetto coinvolto. Alla nascita, ne possediamo circa 16 grammi per ogni cento millilitri di sangue; le percentuali di emoglobina tendono tuttavia a scendere rapidamente, fino ad attestarsi sui 10 mg/l circa per tutta la durata dell’infanzia.

Durante la pubertà si verifica un nuovo incremento, destinato a stabilizzarsi in età adulta: fino ai cinquant’anni il rapporto standard è di circa 14 mg/l per le donne, mentre varia tra 15 e 16 mg/l per gli uomini. La differenza tra i due sessi è dovuta al fatto che le donne, in età fertile, perdono periodicamente sangue e ferro a causa del ciclo mestruale, il quale ha l’effetto di ridurre i livelli di emoglobina nell’organismo.

Ovviamente i dati forniti sono indicativi: per quanto il range sia piuttosto stabile, tra un individuo e l’altro possono sussistere variazioni anche considerevoli.

Col crescere dell’età la quantità di emoglobina nel sangue torna a calare, attestandosi mediamente sui 12 mg/l per coloro i quali abbiano superato la soglia dei sessant’anni.

Quali sono i valori giusti di emoglobina?

L’esame dell’emoglobina ci restituisce inoltre informazioni sullo stato di salute dei nostri globuli rossi e sulle loro dimensioni. In particolare, per i medici si rivela assai importante capire in quale concentrazione i globuli rossi siano presenti nel sangue.

Un dato troppo basso può infatti essere indizio di anemia ma anche della presenza di un’infezione, oppure di patologie di maggiore gravità, come tumori o leucemie.

Una concentrazione troppo alta, invece, rischia di rendere il sangue eccessivamente viscoso: ciò accade quando il livello dei globuli rossi cresce fin quasi a raggiungere quello del plasma. Tale fenomeno può verificarsi, ad esempio, a causa di disfunzioni cardiache: nel momento in cui il cuore non riesce a pompare sufficiente ossigeno, infatti, l’organismo può reagire aumentando la produzione delle cellule adibite al suo trasporto.

Un valore troppo alto dell’emoglobina può inoltre essere indizio di malattie al fegato o ai polmoni, ustioni, stato di disidratazione.

Perché gli esiti del controllo siano attendibili bisogna tenere in considerazioni alcuni fattori, come il fumo, l’età e l’altitudine alla quale ci si trova.

Per fare un esempio, il livello di idratazione influisce notevolmente sugli esiti del test: un’eccessiva assunzione di acqua nelle ore immediatamente precedenti all’esame porterà valori bassi, mentre rinunciando a bere accadrà l’esatto opposto, con i valori che tenderanno a schizzare verso l’alto.