È capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di ritrovarsi ad attraversare un periodo di tristezza. Si tratta, infatti, di un’esperienza che, prima o poi, tutti sperimentiamo.

Quando qualsiasi attività svolta, che prima consideravamo piacevole, adesso ha perso ogni interesse, è possibile che ci si trovi di fronte a una problematica più seria. Soffrire di depressione può modificare, in maniera radicale, il modo di pensare e di vivere la propria vita.

Questa è la condizione che gli esperti chiamano Depressione Maggiore, patologia che coinvolge, soltanto in Italia, più del 5% della popolazione totale. In prevalenza, viene riscontrata nelle donne e i fattori di rischio crescono con l’avanzare dell’età.

Vediamo, quindi, di cosa si tratta nello specifico, come riconoscere i sintomi principali e quali sono le eventuali cure per combattere questa problematica.

Quando parliamo di disturbo depressivo maggiore, ci riferiamo a una problematica che riguarda l’umore. Chi soffre di tale patologia, vive continue sensazioni di tristezza e un forte senso di insoddisfazione.

Inoltre, le persone affette da depressione maggiore vivono in una situazione costante di umore negativo. La mente, infatti, viene attraversata continuamente da pensieri pessimistici verso il presente e il futuro.

Spesso, questa patologia non viene diagnosticata e si presenta sotto forma di stanchezza anomala o di cattivo umore e irritabilità.

Come riconoscere la depressione maggiore: i sintomi più evidenti

Quando ci si sente depressi, si vede il mondo attraverso delle lenti scure, che fanno apparire qualsiasi cosa difficile da fronteggiare ed opaca.

Anche una semplice azione quotidiana, come alzarsi la mattina dal letto o fare una doccia, può apparire difficile. Chi soffre di questa patologia, spesso crede che chi gli sta accanto non comprenda la loro condizione e il loro stato d’animo.

Il disturbo si manifesta attraverso dei sintomi specifici. Quelli più comuni sono: le energie ridotte, un’elevata sensazione di fatica, difficoltà nel concentrarsi e nel memorizzare le informazioni, nervosismo evidente. Sono anche presenti problemi di aumento o di perdita di peso, calo o mancanza totale di desiderio sessuale, disturbi del sonno, sudorazione e battito cardiaco eccessivi e senso di nausea.

A livello d’umore, chi soffre di un disturbo di depressione maggiore, viene attraversato da sensazioni negative. Tra queste ricordiamo angoscia, tristezza, sensi di colpa, mancanza di prospettive future positive, riduzione di interesse per ogni tipo di attività e ansia.

Tutti questi sintomi spingono la persona colpita da tale problematica verso altre difficoltà, che riguardano la sfera comportamentale. Non si è in grado, dunque, di riuscire a prendere decisioni o risolvere problematiche. Ciò porta anche a evitare le persone e a isolarsi socialmente. Nei casi più gravi, vengono riscontrati anche tentativi di togliersi la vita.

Questo disturbo e i suoi sintomi, possono avere delle gravi ripercussioni sulla vita quotidiana, sul lavoro e sull’attività scolastica. Tali contesti possono risentire della condizione della persona sia a livello quantitativo che qualitativo.  Questi fattori che derivano, principalmente, dalla difficoltà nel concentrarsi e nel memorizzare.

Come trattare il disturbo depressivo maggiore

Di recente, sono emerse alcune tipologie di trattamenti che consentono di curare il disturbo depressivo maggiore.

Le cure che hanno un’efficacia maggiore, secondo quanto riscontrato negli studi scientifici sull’argomento, sono il trattamento tramite farmaci associato a sedute di psicoterapia cognitivo-comportamentale.

Nei casi più gravi, indispensabile è ricorrere all’utilizzo di appositi farmaci antidepressivi, che consentono di inibire la ricaptazione della serotonina. L’effetto positivo di questo tipo di trattamento è evidente dopo circa due o tre settimane dall’inizio della cura. Ovviamente, occorre anche considerare possibili controindicazioni ed effetti collaterali.

Affidarsi a delle sedute di psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale, invece, è considerata una delle soluzioni più efficaci per superare questa problematica in maniera definitiva.

L’approccio cognitivista, infatti, si concentra sui pensieri negativi e le convinzioni pessimistiche che riguardano l’Io. Si tratta delle cause scatenanti che provocano il disturbo depressivo maggiore e che contribuiscono al suo mantenimento nel tempo.

Scegliendo di affidarsi al supporto di uno psicoterapeuta cognitivista-comportamentale significa avere la certezza di ricevere un aiuto che si concentra sul modo in cui la persona colpita dalla problematica affronta. Di conseguenza, il paziente cambia il modo di vedere su ciò che gli accade nella vita, come reagisce e come valuta se stesso.

Questo tipo di trattamento, dunque, ha il fine di spingere il paziente a identificare e cambiare le convinzioni e i pensieri negativi su di sé, sul suo futuro e sul mondo che lo circonda.

Modificare il modo di pensare, porterà il soggetto a regolare l’umore e a modificare i sintomi, fattori che influiscono in modo positivo sui pensieri.