Il microbiota intestinale non è altro che l’insieme dei batteri che popolano l’apparato digerente. La loro funzione essenziale è quella di proteggere l’intestino dall’aggressione di batteri esterni, causa della compromissione del suo corretto funzionamento. Inoltre, essi sono di essenziale importanza poiché consentono la digestione delle cosiddette molecole complesse, producendo di conseguenza sostanza necessarie per l’organismo.

Per questa ragione è importante assumere alimenti che proteggano il microbiota intestinale, seguendo una varia e corretta alimentazione. Ma esistono cibi più indicati? La cicoria e la scarola rientrano proprio tra i vegetali maggiormente consigliati dagli esperti.

Già dai tempi dei greci e dei romani, la cicoria e la scarola venivano utilizzate come piante officinali. Di origine mediterranea, esse sono infatti un toccasana per la salute di tutto l’organismo e, in particolare, per il microbiota intestinale.

Non solo, sono considerate un’ottima fonte di potassio e acido folico. Tra le proprietà che maggiormente vengono attribuite a questi due vegetali vi è quella depurativa e quella diuretica. Entrambe permettono di eliminare dall’organismo le tossine, specialmente quelle a livello intestinale, favorendo così il corretto funzionamento dell’apparato digerente.

Una particolarità di questi vegetali è altresì la presenza di inulina, fibra prebiotica perfetta per il buono stato di salute dei batteri intestinali. L’inlulina è infatti il nutrimento perfetto per i batteri intestinali e più in particolare per i lattobacilli e i bifidobatteri. Questi ultimi sono utili per l’assorbimento dei nutrienti e dei principi attivi.

Inoltre l’assunzione di cicoria e scarola, e pertanto di inulina, è essenziale per contrastare la proliferazione di batteri dannosi come clostridi e salmonelle. Inserendo questi ortaggi nella propria dieta è possibile favorire al regolarità intestinale e svolgere un’azione preventiva per lo sviluppo di tumori dell’apparato digerente.

Tra le qualità spesso associate a cicoria e scarola vi è la capacità di ridurre l’assorbimento di colesterolo e al contrario aumentare quella di calcio.

Cicoria e scarola: valori nutrizionali

Cicoria e scarola rientrano dunque tra i cosiddetti superfood, ovvero quegli alimenti ricchi di nutrienti e sostanze essenziali per l’organimo.

Nel caso specifico, questi due ortaggi presentano alti livelli di vitamine, antiossidanti, fibre e minerali. Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che specialmente le fibre contenute nella cicoria e nella scarola sono di vitale importanza per i batteri buoni che costituiscono la flora intestinale. Infatti, essi se ne cibano per fortificarsi e aumentare a livello numerico. Per questa ragione, esse sono state definite prebiotici. Infatti, permettono ai batteri di moltiplicarsi correttamente, garantendo un elevata protezione non solo da quelli cattivi, ma anche dalle malattie che spesso colpiscono l’apparato intestinale.

Infine, occorre ribadire che i cibi ricchi di vitamine e minerali favoriscono il buon funzionamento del sistema immunitario acuendo i livelli di lattobacilli, bifidobatteri e molti altri.

Come consumare la cicoria e della scarola

La cicoria, è in particolare quella selvatica, presenza un gusto piuttosto amarognolo. Essa si contraddistingue per lo stelo corto e le foglie verdi e dentellate sui bordi, molto simili a quelle del tarassaco.

cicoria in cesto

Quando la si coglie o la si acquista giovane, questa può essere consumata in insalata, lavandola accuratamente e condendola a piacere con olio di oliva e sale. Anche, la cicoria riccia si consuma prevalentemente cruda e si riconosce grazie alle sue foglie arricciate sui bordi, di un colore verde acceso, strette e affusolate che si chiudono a formare una sorta di rosetta. Inoltre, questa varietà presenta nervature rosse e bianche che conferiscono alla verdura un sapore amaro.

Per quanto riguarda la scarola, questa cresce in cespi di dimensioni contenute e ha foglie larghe e meno dentellate. Non solo, il suo gusto, specialmente quando le foglie sono di colore più chiaro, risulta meno amaro rispetto a quello della cicoria.

due scarole su tavolo

La scarola migliore da consumare, sia cotta che cruda, è quella con il cuore bianco, foglie brillanti, lucide e croccanti di un colore acceso. Per non compromettere la consistenza è consigliabile lavare le foglie sotto l’acqua corrente fredda e asciugarle con un panno o con la carta assorbente. Viceversa si sconsiglia di lasciarle a bagno a lungo.

Una particolarità di questo vegetale è la possibilità di preparare, oltre a contorni e condimenti per la pasta, anche il caffè, ovvero una deliziosa bevanda energetica.