La salute dell’udito è un tema troppo spesso trascurato, nonostante i numeri allarmanti: in Italia, 7 milioni di persone, pari al 12,1% della popolazione, convivono con problemi uditivi. Tra gli over 65, il dato diventa ancora più preoccupante, con una persona su tre che soffre di ipoacusia.

Malgrado l’elevata incidenza, la prevenzione è scarsa: solo il 31% degli italiani si è sottoposto a un controllo dell’udito negli ultimi cinque anni, mentre il 54% non lo ha mai fatto. Questo ritardo diagnostico può aggravare le condizioni preesistenti.

Ma quali sono le cause dell’ipoacusia? E come possiamo prevenire i danni, anche legati all’utilizzo delle cuffie? Scopriamo di più.

Ipoacusia: che cos’è e quali sono le sue cause

L’ipoacusia è una riduzione della capacità di percepire i suoni. Si tratta di un problema che può avere cause diverse, suddivisibili in due grandi categorie:

  • Ipoacusia di trasmissione: provocata da ostacoli che impediscono al suono di raggiungere correttamente l’orecchio interno, come infiammazioni, traumi o malformazioni.
  • Ipoacusia sensoriale: legata a danni all’orecchio interno o al nervo acustico, responsabili della percezione del suono.

Tra i fattori più comuni che possono causare l’ipoacusia troviamo:

  1. Infiammazioni dell’orecchio medio o esterno: condizioni come le otiti possono compromettere il sistema di trasmissione dei suoni.
  2. Esposizione a rumori forti o prolungati: questa è una delle principali cause di danni uditivi, sia in ambito lavorativo che quotidiano.
  3. Invecchiamento naturale: con l’età, i processi fisiologici legati alla presbiacusia portano a un graduale calo dell’udito.

Sordità: quando l’udito si perde completamente

La sordità rappresenta una perdita totale della capacità uditiva e, in molti casi, è associata a cause genetiche. Un bambino nato da genitori sordi, ad esempio, ha una probabilità molto alta di ereditare questa condizione fin dalla nascita.

Oltre ai fattori genetici, la sordità può derivare da numerose altre cause, che cambiano a seconda dell’età:

  • Nei neonati, le principali cause sono:
    • Infezioni materne durante la gravidanza, come rosolia o sifilide.
    • Assunzione di farmaci ototossici da parte della madre.
    • Complicazioni alla nascita, tra cui prematurità, ittero o mancanza di ossigeno.
  • In età adulta, i fattori scatenanti includono:
    • Infezioni gravi, come meningite, morbillo o parotite epidemica.
    • Uso di farmaci ototossici, che possono danneggiare le strutture uditive.
    • Traumi cranici o presenza di corpi estranei nell’orecchio.
    • Esposizione a rumori intensi e costanti, che deteriorano progressivamente l’udito.

Rumori e perdita dell’udito: un rischio spesso sottovalutato

L’esposizione al rumore è uno dei fattori più comuni e sottovalutati che contribuiscono alla perdita uditiva. In età adulta, combinata con il normale processo di invecchiamento, questa è tra le cause principali di sordità.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato un allarme preoccupante: oltre un miliardo di giovani nel mondo è a rischio di perdita dell’udito a causa di abitudini di ascolto non sicure, come l’uso prolungato di cuffie a volumi troppo alti.

Le cuffie sono pericolose per l’udito?

Le cuffie, largamente utilizzate nella vita quotidiana, rappresentano un potenziale rischio per l’udito. Nonostante non vi siano prove scientifiche definitive che le colleghino direttamente a deficit uditivi, alcuni comportamenti scorretti possono aumentare significativamente i rischi.

Per utilizzare le cuffie in sicurezza è fondamentale:

  1. Regolare il volume: evitare di superare il 60% del livello massimo.
  2. Limitare la durata: non usare le cuffie per periodi prolungati senza pause.
  3. Optare per cuffie di qualità: dispositivi con cancellazione del rumore permettono di mantenere bassi i livelli sonori senza compromettere l’esperienza d’ascolto.

Un ascolto responsabile riduce il rischio di danni a lungo termine, preservando la salute uditiva.

Prevenzione: la chiave per un udito sano

La prevenzione è essenziale per mantenere l’udito in buona salute. Adottare abitudini consapevoli, come limitare l’esposizione ai rumori e utilizzare le cuffie in modo corretto, è il primo passo per ridurre i rischi.

Inoltre, sottoporsi a controlli periodici con uno specialista dell’udito è indispensabile, soprattutto per chi è maggiormente esposto a fattori di rischio. Un monitoraggio regolare permette di individuare tempestivamente eventuali problematiche e di intervenire prima che diventino irreversibili.

Proteggere il proprio udito significa prendersi cura di un senso fondamentale per la qualità della vita: inizia oggi stesso a prestare attenzione alla salute delle tue orecchie!