L’osso sacro si trova nella parte inferiore della colonna vertebrale, fra il tratto lombare e il coccige. Il dolore all’osso sacro si presenta in modo acuto e pungente ed è percepito nella parte bassa della schiena o al sedere.

Alcuni dei muscoli ad esso collegato possono determinare una pressione nell’area dei glutei, il che determina il dolore al sedere, ma questo può avere anche una diversa origine: i rotatori laterali profondi, i muscoli posteriori della coscia, i flessori dell’anca e i muscoli del pavimento pelvico.

Andiamo quindi a vedere nel dettaglio a cosa è collegato il dolore all’osso sacro e tutto ciò che è necessario sapere per intervenire in tempo.

Le funzioni dell’osso sacro

Situato nella parte inferiore della colonna vertebrale, l’osso sacro ha una forma triangolare nella parte bassa della schiena tra le due ossa dell’anca.
Si trova, nello specifico, tra il quinto segmento della colonna lombare e il coccige.
La regione sacrale è composta da 5 segmenti, da S1 a S5, che sono fusi insieme.

L’osso sacro rappresenta l’elemento fondamentale del bacino, in quanto svolge diverse, importantissime, funzioni nei sistemi riproduttivi-scheletrici, muscolari e nervoso.
Inoltre, è coinvolto nel movimento di diversi muscoli chiave, come il grande gluteo, il lacus e il piriforme.

Contribuisce a formare la cavità pelvica che serve a proteggere i delicati organi che si trovano all’interno della cavità addominopelvica, aiutando nel passaggio del feto durante il parto.

Dolore all’osso sacro: i sintomi e come agire

La parte bassa della schiena ha una serie diversificata di muscoli che sono coinvolti nella stabilità muscolare e altre azioni di flessione ed estensione.

La presenza di tutta questa serie di muscoli rende non facile l’individuazione del problema, in quanto sono in gioco una serie di variabili diverse.

Per questo motivo, se si avverte dolore all’osso sacro, la migliore soluzione è sempre quella di consultare il medico. Solo un professionista può infatti rilevare qual è, nello specifico, l’origine del male, e agire per trovare, in base alle informazioni fornitegli dal paziente, una soluzione: l’autodiagnosi non è mai efficace in questi casi.

Vari muscoli collegati possono, infatti, indirizzare il dolore lontano dal sito effettivo della lesione, ed è quindi richiesto ai professionisti medici l’analisi di tutti i muscoli associati all’area per diagnosticare, con precisione, dove risiede la problematica.

Una delle prime cause di dolore all’osso sacro è la sedentarietà: se si sta seduti molte ore, allora può crearsi una pressione sui nervi che attraversano il muscolo, il che determina una sensazione di dolore e tensione muscolare.
Se ciò si verifica per troppo tempo, allora la condizione può cronicizzarsi: si avverte una sensazione continua di dolore proprio nei momenti in cui si vorrebbe essere più attivi e flessibili.

Le cause che possono portare al dolore all’osso sacro

Vediamo adesso nel dettaglio quali sono le cause più comuni di dolore all’osso sacro:

  • Endometriosi esterna: una malattia ginecologica che si estende ai legamenti sacro-uterini e dietro la cervice. II dolore sperimentato dal paziente è di natura ciclica; osso sacro
  • Anomalie spinali: tutte le deformità che insorgono durante lo sviluppo della spina dorsale, di solito si avverte dolore dopo un carico sulla colonna vertebrale;
  • Attività fisica sostenuta: questa può portare a sollecitazioni sui muscoli della schiena, con conseguente affaticamento e tensione;
  • Lesioni traumatiche: quando si è costretti ad assumere posizioni innaturali può determinarsi uno spasmo dei muscoli sacrococcigei;
  • Lesioni infettive: possono determinare l’intrusione di agenti patogeni;
  • Prostatite cronica: causa frequente di dolore lombare, può essere accompagnato da problemi durante la minzione o sensazione di bruciore;
  • Cancro alla prostata: spesso il risultato di metastasi dell’osso, che possono comportare dolore sacrale.

La frequenza di dolore all’osso sacro è aumentata in modo considerevole negli ultimi anni. Il che è in buona parte riconducibile a uno stile di vita sedentario, ma anche stare molte ore in piedi può determinare questo tipo di problematiche.

Per questo motivo, la migliore soluzione per chi soffre di problemi alla schiena è, come sempre, una via di mezzo: alternare la posizione seduta alla posizione eretta, se possibile.
Occorre poi rivolgersi, come anticipato, a un professionista il prima possibile, per evitare l’aggravarsi del problema e l’insorgere di ulteriori problematiche.