Le proprietà lenitive e antinfiammatorie e lenitive sono tra i rimedi della nonna più conosciuti.
Oltre a conciliare il sonno, la camomilla viene utilizzata anche per altri scopi: calmare dall’ansia, aiutare a digerire e placare i dolori mestruali. Ma non è tutto. Molte volte vengono utilizzati gli impacchi di camomilla per alleviare alcuni sintomi che riguardano gli occhi.
Vediamo quindi come fare gli impacchi di camomilla e i suoi vantaggi per gli occhi!
Cosa tratteremo
Come fare gli impacchi di camomilla
Prima di capire come fare gli impacchi di camomilla, è bene ricordare che questi non sono le soluzioni definitive che vanno bene per qualsiasi patologia. È sempre giusto chiedere anche l’opinione di un esperto, soprattutto per le patologie più gravi.
Tutto ciò che serve per preparare il nostro impacco è una tazza di acqua bollente e una bustina di camomilla, che si trova già pronta nel supermercato. Un’alternativa alla bustina è un cucchiaino di camomilla sfusa, che è possibile acquistare in qualunque erboristeria.
Quando l’acqua nella tazza si sarà raffreddata, immergere dei batuffoli puliti di ovatta, schiacciarli per far uscire l’acqua in eccesso e poi passarli sugli occhi per qualche minuto.
Quando fare gli impacchi di camomilla per gli occhi e i suoi vantaggi
Dopo una giornata particolarmente faticosa o dopo una notte insonne, può capitare di avere gli occhi gonfi. In questo momento, gli impacchi di camomilla vengono in nostro aiuto.
Le note proprietà calmanti della camomilla sono in grado di pulire, ravvivare e ridare freschezza agli occhi e alle palpebre.
Un’altra problematica in cui gli impacchi di camomilla possono donare sollievo è in caso di occhi arrossati. Questo succede dopo aver sforzato eccessivamente gli occhi oppure quando nell’occhio entrano casualmente sostanze esterne che provocano bruciore e lacrimazione. Gli impacchi di camomilla anche in questo caso rinfrescano l’occhio e inoltre riducono il bruciore.
Un problema comune a uomini e donne è la comparsa dell’orzaiolo. Questo è provocato da una piccola infezione di una ghiandola presente sulla palpebra che produce sebo e, di conseguenza, il gonfiore della palpebra stessa. In caso di orzaiolo non basta un solo impacco, ma è meglio coccolare l’occhio due volte al giorno. Naturalmente, se l’orzaiolo dovesse prolungarsi nel tempo la scelta più ovvia è quella di contattare il proprio medico o recarsi in farmacia.
Molto simile all’orzaiolo, il calazio riguarda l’infiammazione della ghiandola di Meibomio, che si occupa di produrre la componente lipidica delle lacrime. Anche il calazio si manifesta con gonfione della palpebra anche se spesso viene accompagnato dalla comparsa di una piccola pallina bianca.
Neanche per il calazio basta un solo impacco e la raccomandazione è sempre di rivolgersi a chi di competenza in caso non ci fossero miglioramenti.
Infine, gli impacchi di camomilla possono essere utilizzati per trarre un po’ di sollievo in caso di congiuntivite. Questa condizione è molto comune sia tra adulti che tra più giovani, provocando bruciore e lacrimazione.