Chi decide di rivolgersi a un professionista di salute mentale deve innanzitutto evitare di fare confusione, informandosi bene sulle diverse figure che si occupano di questi interventi per essere sicuro di affidarsi allo specialista giusto. In particolare, è importante conoscere la differenza tra psicologo, psicoterapeuta, psichiatra e psicoanalista, una consapevolezza che aiuta a non commettere errori ed evita di perdere tempo.
A chiarire il ruolo di queste figure è Ilaria Giannoni, psicoterapeuta e psicologo a Firenze laureata in Psicologia nel 2007 presso l’Università degli Studi di Firenze e iscritta all’Albo professionale degli Psicologi della Toscana. Ilaria Giannoni esercita la professione presso lo studio privato all’interno dell’APP Firenze (Associazione Psicologi e Psicoterapeuti), un’associazione fondata nel 2013 insieme ad altri sette colleghi per mettere a disposizione delle persone diverse competenze e un’equipe specializzata multidisciplinare nell’ambito delle relazioni d’aiuto.
Cosa tratteremo
Di cosa si occupano psicologi, psicoterapeuti, psichiatri e psicoanalisti?
La figura notoriamente più conosciuta nel settore della salute mentale è senz’altro quella dello psicologo, un professionista che ha conseguito la laurea di Dottore in Psicologia, realizzato un anno di tirocinio formativo e superato l’Esame di Stato. Per essere abilitato all’attività professionale lo psicologo deve inoltre iscriversi all’Ordine degli Psicologi, in questo modo potrà occuparsi di prevenzione, diagnosi e sostegno in ambito psicologico.
Lo psicoterapeuta, invece, è uno psicologo o un medico chirurgo che hanno frequentato un percorso formativo della durata di quattro anni, svolto presso una delle scuole specializzate riconosciute dal MIUR, il Ministero dell’Istruzione e del Merito. L’attività dello psicoterapeuta, che può essere esercitata dopo l’iscrizione all’Albo professionale degli Psicologi o dei Medici, è focalizzata sulle terapie per risolvere disagi emotivi e problemi psicologici, a cui si rivolgono persone con difficoltà relazionali, disturbi e patologie mentali o che intendono migliorare la comprensione di sé.
Lo psichiatra è un professionista laureato in Medicina e specializzato in Psichiatria, in genere abilitato alla professione di psicoterapeuta. Anche in questo caso lo specialista deve seguire un percorso formativo specifico della durata di almeno quattro anni, affinché maturi conoscenze fondamentali nell’ambito dei fattori biologici dei disturbi psichici. A differenza degli altri professionisti di salute mentale, lo psichiatra può prescrivere farmaci, trattamenti, esami clinici e diagnostici, con la possibilità di gestire la terapia in modo autonomo o avvalendosi della collaborazione di altri specialisti.
Lo psicoanalista, infine, è uno psicoterapeuta che utilizza la psicoanalisi nel processo terapeutico con i pazienti. Il percorso formativo prevede la frequentazione di una scuola di psicoterapia e la specializzazione in psicoanalisi, seguendo un cammino di studi specifico e un training effettuato con la supervisione di uno psicoanalista esperto. Oggi la psicoanalisi si occupa di diverse forme psicopatologiche, come le nevrosi, le depressioni e le manie, ad ogni modo lo psicoanalista lavora con chiunque voglia entrare in contatto con la propria realtà psichica.
A chi rivolgersi in caso di problemi di salute mentale?
La modernità ha reso sempre più diffusi i problemi di salute mentale, rafforzando l’importanza del supporto professionale in presenza di anomalie e malesseri di vario genere che possono compromettere il benessere personale e la qualità della vita. Insonnia, ansia e stress sono soltanto alcuni dei problemi più comuni che colpiscono la popolazione, disturbi che se non vengono trattati in modo adeguato possono aggravarsi con il tempo e pregiudicare le relazioni personali, l’attività lavorativa e perfino la propria salute.
Tra i principali segnali di allarme ci sono sintomi come le alterazioni dei bisogni fisiologici, la tendenza all’isolamento, la riduzione degli interessi, i problemi di concentrazione, le modifiche dell’umore, l’irritabilità e la scarsa cura di sé. In queste circostanze è opportuno rivolgersi a un professionista qualificato, chiedendo aiuto direttamente allo specialista oppure al Centro di salute mentale della propria ASL di competenza. L’indicazione può avvenire da parte del proprio medico di famiglia, oppure recandosi in prima persona presso il centro per richiedere un colloquio.
Nella maggior parte dei casi è possibile affidarsi al supporto di uno psicologo o uno psicoterapeuta, altrimenti qualora i problemi mentali richiedano il ricorso a indagini mediche e psicofarmaci la figura di riferimento è lo psichiatra. Ad ogni modo, quando non è chiaro qual è il professionista giusto è possibile chiedere assistenza al medico di Medicina Generale, in quanto sarà lui stesso a suggerire il professionista più indicato e in possesso delle competenze specifiche necessarie in base al tipo di problematica da affrontare.