Il dott. Paolo Usai Satta, gastroenterologo presso l’azienda ospedaliera Giuseppe Brotzu di Cagliari, ha confermato come i parassiti intestinali possano colpire anche gli adulti, anche se non con la stessa frequenza di quanto accade per i bambini.
In una recente intervista è stata proprio la nota attrice americana Kristen Bell a riportare alla ribalta questo tema che interessa milioni di persone in tutto il mondo.
L’artista ha affermato di essere stata recentemente colpita dai vermi intestinali, dopo essere stata contagiata da suo figlio.
Scopriamo nel dettaglio in cosa consiste questa problematica, quali sono le possibili cure e come evitare eventuali contagi.
Cosa tratteremo
Cosa sono i parassiti intestinali?
I parassiti intestinali sono dei particolari microrganismi che proliferano sulla superficie o all’interno di un altro organismo vivente, sfruttandolo per ottenere tutto ciò che può servire loro per sopravvivere e danneggiarlo.
La presenza di parassiti all’interno del’intestino causa la cosiddetta parassitosi intestinale, un’infezione specifica di questo organo.
Tra le parassitosi più diffuse nel nostro Paese vi sono quelle causate dai vermi del gruppo dei nematodi (Ascaris lumbricoides e Enterobius vermicolaris), del gruppo dei cestodi (Tenia saginata e Tenia solium), l’amebiasi e la giardiasi.
Quali sono le cause principali dei parassiti intestinali?
I parassiti intestinali riescono a farsi strada all’interno dell’organismo ospite attraverso il cavo orale, in particolare a causa di acqua o alimenti contaminati.
Questo tipo di infestazioni sono sempre più diffuse nel mondo occidentale, probabilmente a causa di nuove abitudini alimentari sbagliate o per un uso eccessivo e scorretto dei farmaci.
Di solito le parassitosi intestinali sono più diffuse nei bambini e nelle persone che sono affette da un deficit del sistema immunitario o vivono in ambienti poco salubri, dove è più possibile che avvenga il contagio.
Quali sono i sintomi più comuni?
Le infezioni da parassiti intestinali possono manifestare una sintomatologia molto varia, i sintomi più comuni sono: diarrea, dolori addominali e febbre.
Possono però essere presenti anche altri disturbi sempre collegati al sistema gastrointestinale, come: difficoltà di digestione, stipsi, meteorismo, eruttazioni, nausea e vomito.
Come diagnosticare i parassiti intestinali?
Diagnosticare una parassitosi intestinale spesso può risultare molto difficile, i sintomi possono essere molto variabili e simili a quelli di altre problematiche.
Di solito lo strumento più efficace è l’analisi delle feci, poiché consente di individuare in modo mirato la presenza di eventuali parassiti, identificando anche la tipologia specifica, così da individuare in modo rapido la terapia più efficace.
Quali sono i rischi legati alla presenza di un animale domestico?
É importante sottolineare come le possibilità di una parassitosi intestinale aumenti in presenza di un gatto o un cane in casa.
Come spiegato dalla dottoressa Elisabetta Colloca, veterinaria a Roma, alcuni vermi presenti negli animali domestici possono essere trasmessi all’uomo. La dottoressa nel corso di un’intervista ha specificato: “Il più pericoloso è l’Echinococco, un parassita che vive nell’intestino del cane, le cui uova finiscono nelle feci. Se si ingeriscono dei residui, portando per esempio le mani alla bocca dopo aver toccato il pavimento sporco, ci si può contagiare. Stessa modalità di trasmissione anche per gli ascaridi, vermi dei cani le cui larve possono danneggiare gli organi umani. Infine il Dipylidium, che si prende più di rado perché la trasmissione avviene solo con l’ingestione di una pulce del cane o del gatto”.
Per difendersi dal contagio è importante sottoporre il proprio animale domestico 2 volte all’anno a una terapia specifica che elimini i vermi, inoltre per quanto riguarda i gatti uno dei pericoli principali è il toxoplasma, un parassita molto pericoloso per le donne in stato di gravidanza.
Per prevenire qualunque pericolo è importare igienizzare spesso la lettiera, utilizzando però sempre la protezione di guanti.
Come curare i parassiti intestinali?
La terapia adeguata per la parassitosi intestinale prevede la somministrazione di farmaci antiparassitari specifici a seconda del tipo di infestazione. Ad esempio il metronizadolo è adatto per curare la giardasi e amebiasi, mentre il mebendazolo è indicato in caso di parassitosi da nematodi, infine per le parassitosi da tenia è di solito utilizzata la niclosamide.
E’ sempre fondamentale consultare il proprio medico curante per la scelta di un farmaco, del principio attivo e della posologia più indicati.
Cure complementari
Sono presenti diverse alternative naturali per contrastare la presenza di parassiti intestinali, come i semi di pompelmo, ma anche l’estratto di origano, noto per la sua azione antimocitica e antiparassitaria.
Inoltre anche lo zenzero può essere un valido aiuto nell’alleviare il senso di nausea che può essere collegato a una parassitosi intestinale.
Infine l’aglio, grazie alla presenza di allicina, consente di liberare il sistema digestivo da parassiti e vermi intestinali.