Molto spesso ognuno di noi si trova in particolari circostanze nelle quali deve indirizzare tutta la concentrazione verso una determinata attività, a discapito delle abitudini fisiologiche, come la minzione: pertanto, si è portati troppo frequentemente a trattenere la pipì anche per lungo tempo.
Triste a dirsi, questo tipo di atteggiamento non è proprio salutare e benefico per l’organismo: quali sono i rischi di trattenere la pipì per lungo tempo?
Cosa tratteremo
Cambiamenti anatomici derivanti dal trattenere la pipì
Trattenere l’urina per molto tempo è sicuramente indice di un pavimento pelvico in forma, in salute e tonico; tuttavia, assumere questo atteggiamento mascherandolo da abitudine è sbagliato.
Le primissime conseguenze di tale azione consiste nell’accumulo di tossine all’interno dei reni e della vescica: com’è possibile? Quando beviamo, i liquidi che scendono nel tratto gastro-intestinale vengono processati dai reni, organi deputati specificatamente al filtraggio e alla pulizia.
L’agglomerato di liquidi assunti, che siano essi acqua o altre tipologie di bevande, vengono poi fisiologicamente espulsi mediante l’urina, nella quale sono comprese tutte le scorie e le tossine che l’ambiente renale interno ha filtrato.
Va da sè che trattenere la pipì non fa altro che trattenere quel liquido tossico e pieno di scarti all’interno delle pareti della vescica: questo potrebbe portare ad un’infezione delle vie urinarie dovuta all’accumulo e all’eccessiva presenza di tale liquido tossico nel tratto urinario.
Oltre a questo, una seconda conseguenza derivante dal trattenere la pipì è l’espansione anatomica della vescica: una volta contenuti all’interno delle sue pareti, i liquidi urinari dilatano l’ambiente interno vescicale di una vescica che già possiede una limitata capacità.
Questo potrebbe incidere negativamente sulla sua salute e sulla salute delle vie urinarie, favorendo l’insorgenza di patologie ad esse correlate.
Le patologie urinarie legate al trattenere la pipì per troppo tempo
Non solo cambiamenti anatomici e disturbi funzionali tra le conseguenze di trattenere la normale e fisiologica minzione: questo comportamento errato potrebbe possedere un’intrinseca correlazione con l’insorgenza di condizioni patologiche di moderata entità.
Una delle primissime è proprio la cistite, infezione delle vie urinarie derivante dalla permanenza anormale di scorie, tossine, batteri e sostanze acide all’interno della vescica o del tratto urinario.
Il contatto tra il liquido urinario e tali distretti anatomici può provocare irritazione, infiammazioni e danni funzionali, portando la persona a dover urinare più volte all’interno di una singola giornata, specialmente durante le ore notturne, influenzandone inevitabilmente la quotidianità e la qualità della vita.
Tuttavia, il pericolo più grande è la formazione dei calcoli renali, risultati della cristallizzazione dell’urina all’interno delle pareti renali. Tale processo dà vita a formazioni simili a piccole pietre che provocano infiammazione.
È quindi di vitale importanza svuotare regolarmente la vescica, favorendo tale processo anche mediante una corretta e regolare idratazione, in modo tale da pulire e mantenere in ottimo stato il tratto urinario.
Infine, tra le patologie che potrebbero insorgere vi è anche il reflusso vescico-uretrale, il quale consiste nella retrocessione anomala dell’urina, la quale compie il tragitto inverso rispetto alla sua normale fuoriuscita, ristagnando nei reni e provocando infiammazione e infezione che necessitano di un pronto intervento del medico specialista.